Naselli continua a vincere al Tar ma l’Arma non lo reintegra

Nonostante la Cassazione abbia demolito tutte le accuse della Procura di Catanzaro contro l’exo comandante provinciale, non riesce a riavere reintegra e grado di tenente colonnello

TERAMO – Non c’è pace per il già comandante provinciale dei Carabinieri di Teramo, il tenente colonnello Giorgio Naselli, a cui i giudici amministrativi, sulla scia di quanto fatto dalla Corte di Cassazione, continuano a dare ragione con le proprie sentenze ma che non vede resa giustizia dai vertici dell’Arma.

Ancora una volta infatti, il Tribunale amministrativo del Lazio, sezione Prima bis, si è pronunciato nei confronti del ricorso-bis presentato dalla difesa dell’ufficiale, concedendo la sospensiva del provvedimento adottato dal Ministero della Difesa, Direzione generale per il personale militare, con cui veniva sospeso e degradato.

Naselli è impegnato da oltre 3 anni in un contenzioso con il comando generale, che nei suoi confronti aveva adottato il provvedimento disciplinare cautelativo, con la perdita del grado, in conseguenza del suo coinvolgimento nell’inchiesta nota con ‘Rinascita Scott’, della procura di Catanzaro: nel dicembre del 2019, Naselli fu arrestato e dopo alcune settimane messo ai domiciliari fino al mese di luglio 2020, quando il tenente colonnello si vide annullare dalla Corte di Cassazione, dopo che la stessa cosa aveva già fatto il Riesame, sia l’ordinanza di custodia cautelare che il provvedimento successivo degli arresti domiciliari, riconquistando una giusta libertà.

La sentenza della Cassazione aveva cioè demolito l’impianto accusatorio nei confronti di Naselli escludendo già allo stato degli atti istruttori un suo coinvolgimento come descritto dalla procura catanzarese, nella persona del procuratore capo Nicola Gratteri. Nonostante ciò, l’Arma lo aveva degradato ed era stato necessario un ricorso al Tar, perché il reintegro e la riabilitazione sotto il profilo professionale e salariale, fossero riconosciuti. Nell’agosto dello scorso anno il Tar aveva accolto le censura proposte dagli avvocati Gennaro Lettieri e Roberto Colagrande, con grande soddisfazione per l’ex comandante provinciale e dei tanti che lo conoscono e lo apprezzano.

Ma il Comando generale dell’Arma, presentando ricorso in Appello (ancora pendente) invece di applicare quanto statuito dai giudici amministrativi ha reiterato il provvedimento di perdita del grado. La sospensiva concessa adesso dovrebbe permettere il reintegro di Naselli, in attesa dell’udienza di merito fissata al prossimo 22 novembre.